“La terra non è tutta uguale… ha una sua vocazione agricola che voglio rispettare. Prima degli anni 70 nei campi si coltivavano le tipologie di grano adatte a quel tipo di ambiente e terreno poi si è deciso di ottimizzare la produzione utilizzando varietà moderne e così abbiamo perso i sapori.”
Alice si racconta mentre il suo sguardo corre sui solchi del campo appena arato. Una cascata di ricci bruni e la voglia di mettersi in gioco affrontando un’avventura che parte proprio dalle sue origini.
Alice infatti è cresciuta in questo ambiente. Fin da bambina ha vissuto immersa nella campagna, i ritmi della famiglia scanditi dalle esigenze dei campi, semina, mietitura, aratura, ogni sera a tavola sempre lo stesso argomento: la terra. Così dopo la laurea e aver girovagato per il mondo ha capito che il suo cuore era rimasto qui, in mezzo a questi campi.
Si è rimboccata le maniche e ha ripreso in mano la storia di famiglia con grinta e sogni. “Vorrei creare qualcosa di nuovo senza scordare le mie origini, le tradizioni e le peculiarità della terra per potere riscoprire i sapori che sembrano dimenticati.
Il mio punto di partenza è stato “capire” la mia terra, piccoli appezzamenti immersi nella pianura padana, ricchi di argilla e abbracciati dal fiume Panaro. Da qui la scommessa: seminare varietà locali, antiche e tradizionali adatte al territorio come il grano antico Virgilio”
Di scommessa si tratta perché il grano Virgilio con il suo lungo stelo è una coltura apparentemente poco remunerativa ma di certo perfetta per i campi di Alice dal momento che si è adattato spontaneamente al territorio e al clima senza la necessità di irrigazione artificiale e di pesticidi.
“Spesso mi torna in mente la frase che mi ripeteva sempre mio nonno “le cose vecchie sono sempre le migliori” ci credo veramente e per questo anche per la fase della molitura ho deciso di avvalermi delle tecniche del passato con la macina in pietra. Questo tipo di macinatura tradizionale lavora il grano senza surriscaldarlo salvaguardando il ricco patrimonio enzimatico presente nelle cariossidi. La farina così ottenuta è soffice e profumata.”
Oltre al grano Virgilio Alice ha puntato anche sul cece nero di cui si sta procedendo alla raccolta proprio in questi giorni “e per il prossimo anno ho diverse idee che mi ronzano in testa” dice Alice con un grosso sorriso…
“Di certo non sarà un’avventura semplice, ma si sa, i risultati migliori si ottengono solo con sacrifici e tanta, tanta passione”